L’Umbria arranca e tarda a risollevarsi dalla crisi economica. Il Pil regionale non cresce, ma arretra. Le grandi aziende si sgretolano. A pagarne il prezzo più alto sono la classe operaia e i giovani che si vedono costretti a un esodo di massa. Sono i giorni dell’autunno caldo e delle proteste in piazza. Perugina, ex-Novelli, Colussi: un elenco che non finisce, ma che anzi si allunga.