Tra cronaca e nuovi linguaggi, le sfide dell’informazione online in Umbria

Per attirare i lettori si punta su qualità e diversificazione, cercando di raccontare la regione in tutte le sue sfaccettature.
Umbria 24, City Journal, Orvieto Sì, Umbria On e Vivo Umbria: sono solo alcune delle testate web da cui il pubblico regionale può informarsi.

Velocità, facilità di pubblicazione, bassi costi di diffusione e capillarità: il web è l’habitat naturale dei giornali locali online, che si focalizzano principalmente sui fatti di cronaca e sul racconto di piccole realtà di provincia. In Umbria la scelta non manca e le numerose testate web regionali fanno di tutto per alzare il livello e differenziarsi dai competitors.

La forma è sostanza. «Presentare le notizie con una veste grafica piacevole e delle belle immagini è fondamentale», spiega Marco Brunacci, direttore responsabile di City Journal.it Notizie Umbria. La testata, fondata quattro anni fa, è nata con lo scopo di creare uno spazio d’informazione di qualità focalizzato sui temi dell’Umbria con tante finestre sulla realtà. «Le testate online sono il ponte dell’informazione verso i giovani, che ormai non leggono più i giornali di carta – prosegue Brunacci – gli under 45 anni hanno un modo diverso di approcciarsi all’informazione, attraverso i social media e gli smartphone. Non basta trasportare il giornale cartaceo sul web. Il futuro dell’informazione passa per i siti locali di qualità».

Verso il Web 2.0 e oltre. Il mondo del giornalismo negli ultimi anni è cambiato radicalmente. Maurizio Troccoli, direttore responsabile di Umbria 24, ripercorre le tappe del suo giornale web. «Nel 2010, quando abbiamo fondato la testata, eravamo l’unica realtà giornalistica completamente online dell’Umbria», racconta. «All’epoca la sfida principale era vincere sul tempo, poi col passare degli anni si è aggiunto l’elemento della multimedialità (e il giornalista ha iniziato a produrre in autonomia anche materiale audiovisivo). La sfida di oggi è la qualità: non basta più essere veloci. Per una testata torna a essere importante la reputazione, la credibilità e l’affidabilità», conclude Troccoli.

Non si vive di sole hard news. Non solo cronaca e politica nelle testate web della regione. Il giornale online Vivo Umbria, fondato nel 2019, riempie un vuoto nel campo dell’informazione su cultura, eventi e spettacoli. «Dedicare dieci pagine alla cultura in un quotidiano locale è impensabile, avrebbe costi troppo alti – spiega Riccardo Regi, direttore responsabile – questo però apre a noi, testata web, dei canali di approccio interessanti, perché è una terra non battuta, ma che merita una voce. Cerchiamo di stare dietro alle varie tematiche con approfondimenti multimediali e rubriche». E sulle rubriche punta anche Sara Simonetti, direttrice di Orvieto Sì, testata web nata nel 2002 che copre i 12 comuni dell’Orvietano. «Abbiamo la rubrica dello psicologo, in cui si approfondisce un tema di attualità; quella delle ricette umbre; la rubrica “storie e racconti” curata dall’ex direttore Dante Freddi e altre ancora».

L’impatto del Covid. Durante un’emergenza sanitaria una corretta informazione è fondamentale. «Con la pandemia abbiamo registrato un incremento di lettori. Il lavoro è diventato più intenso, sia per quel che riguarda lo sforzo che il ritmo», spiega Fabio Toni, direttore responsabile di Umbria On. «Abbiamo cercato di stare sul pezzo, ma evitando sensazionalismi. Ci siamo trovati a gestire informazioni riguardanti autocertificazioni e ordinanze – prosegue Toni – abbiamo curato l’informazione in un momento in cui essere disorientati riguardava un po’ tutti». Per ritrovare la bussola dopo l’emergenza abbiamo bisogno di un buon giornalismo, a partire da quello locale.

Autore

Silvia Serafini

Nata nel 1992 ad Ascoli Piceno. Laureata in Comunicazione e culture digitali all'Università di Macerata con una tesi sul giornalismo d'emergenza. Giornalista praticante del XV biennio della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia