L’esplosione del padel, avvenuta dopo la pandemia, si è ormai consolidata in una realtà stabile in Italia con più di 8000 campi, di cui 257 in Umbria, e 1,2 milioni di appassionati in tutto il paese, oltre a rappresentare un business redditizio che nel 2023 ha generato ricavi in Italia per 693 milioni di euro. Uno sport che ha conquistato anche molte celebrità, sportivi come Novak Djokovic. Francesco Totti e Luca Toni, per cui esistono persino dei tornei appositi in cui i VIP possono sfidarsi.

Infortuni e precauzioni – Ma oltre alle gioie ci sono anche i dolori, nel vero senso della parola: per la dottoressa Bianca Parise, del centro fisioterapico Kinesis a Perugia, il padel ha portato a un aumento esponenziale degli infortuni. «È uno sport facile e inclusivo, praticato anche da persone con una preparazione fisica insufficiente – spiega Parise – come i ragazzi, gli anziani e donne di varie età, mentre gli sport più diffusi in precedenza, come il calcetto, erano praticati principalmente da uomini adulti. Questo ha portato a un maggior numero di infortuni, sia da sovraccarico che lesioni più gravi». Un hobby che può facilmente trasformarsi in un calvario di visite e sessioni di fisioterapia se non si adottano le giuste precauzioni: «Un programma di rinforzo dei muscoli del gomito, della spalla e del polpaccio con degli specialisti eviterebbe la maggior parte degli infortuni che arrivano qui al nostro centro» avverte la dottoressa Parise. Tuttavia, un’adeguata prevenzione è cosa molto rara in tutti gli sport praticati a livello amatoriale e come hobby, soprattutto per mancanza di tempo.

I costi – A far male spesso non sono solo i muscoli, ma anche il portafoglio: il costo medio di una partita da un’ora e mezza è di circa 12 euro a persona, a cui si aggiunge quello dell’apposita racchetta, che ha in media un prezzo di 170 euro, e dell’abbigliamento sportivo. Prezzi che hanno vissuto un aumento nell’ultimo periodo, come racconta Claudio, che gioca a padel tre volte a settimana da tre anni: «Prima per una partita bastavano 10-12 euro, ora il costo è arrivato fino a 14. Giocare tre volte settimanali, a cui si aggiunge anche qualche torneo, diventa dispendioso, soprattutto per chi ha famiglia». Alla lista delle spese si aggiungono poi quelle per la fisioterapia e la riabilitazione in caso d’infortunio, che come visto non è uno scenario remoto.

Il bilancio – Se quindi è vero che il padel rappresenta per migliaia di italiani un motivo per fare un’attività fisica regolare e duratura non bisogna dimenticare il rovescio della medaglia: un principiante poco informato rischia sia di ignorare i rischi per il fisico che, come in tutti gli sport, senza un’adeguata preparazione possono superare i benefici, sia di sottovalutare i costi che, complici gli aumenti, possono pesare sul portafoglio.