Un “pizzico” per dimagrire, un click per diventare virale online. Nessuna dieta o esercizio fisico. Qualche puntura sottocutanea nell’addome e i chili di troppo svaniscono. Con questa prospettiva l’Ozempic ha ottenuto un successo mondiale nel giro di pochi anni, spopolando anche sui social. Scelto dalla rivista Science come svolta scientifica del 2023, il farmaco è stato usato da tanti vip, tra cui Oprah Winfrey, Elon Musk e Robbie Williams, che l’hanno esaltato come fosse una pozione magica. A promuoverlo, però, non sono state solo le celebrità. Persino i politici hanno “impugnato” la siringa medica come arma di propaganda e di riforme. Lo scorso ottobre, infatti, il sindaco di Rio De Janeiro, Eduardo Paes, ha promesso Ozempic gratis in caso di rielezione. Il premier britannico Starmer, invece, ha proposto un programma per fornire queste iniezioni agli obesi inabili al lavoro. Apparentemente tutto molto bello… ma è davvero così?

Come agisce – Messo in vendita dall’azienda danese Novo Nordisk, l’Ozempic ha come principio attivo la semaglutide, un ipoglicemizzante usato per trattare il diabete mellito di tipo 2. «Questo farmaco – spiega Maria Teresa Pallotta, professoressa di farmacologia presso Unipg – imita il comportamento dell’ormone GLP-1, favorendo la secrezione di insulina e inibendo quella di glucagone per tenere sotto controllo la concentrazione di zuccheri nel sangue». Oltre ad abbassare la glicemia, successivamente si è notato che il medicinale provoca anche una perdita di peso consistente e veloce. «Questo perché la semaglutide – continua Pallotta – rallenta lo svuotamento gastrico, facendo arrivare prima il senso di sazietà». Inoltre, la molecola proteica antidiabetica agisce anche sui centri ipotalamici del cervello, riducendo la fame e la preferenza per i cibi ultraprocessati. «In sostanza, l’Ozempic fa dimagrire perché fa mangiare meno. Quando si smette con il trattamento, però, l’appetito ritorna. Quindi, per non riprendere i chili persi, bisogna poi seguire un regime alimentare idoneo».

Effetti collaterali – Un farmaco miracoloso, se non fosse per i suoi diversi effetti avversi. «Tra i più comuni – illustra la professoressa di farmacologia – ci sono nausea, vomito, diarrea, costipazione e dolore addominale. Ma ce ne possono essere anche di più gravi come la pancreatite, ossia un’infiammazione al pancreas che può rivelarsi fatale». Essendo l’Ozempic in commercio da pochi anni, non è ancora possibile stabilire le conseguenze dell’assunzione nel lungo termine, nonostante una recente analisi realizzata dal Dipartimento per gli affari dei veterani degli Usa abbia registrato una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari, ictus, disturbi psicotici, Alzheimer, dipendenza da alcol e cannabis. «Senza dubbio è necessario effettuare altri studi – prosegue Pallotta – non solo su uomini anziani, ma anche su donne e giovani. E poi serve più di qualche anno per poter delineare in maniera esaustiva l’efficacia e la sicurezza di Ozempic».
Gli altri farmaci dimagranti – La grande richiesta per uso dimagrante, ha portato a una grave carenza di questo prodotto, complicandone il reperimento per i diabetici. Così la Novo Nordisk ha realizzato un farmaco specifico per la perdita di peso: il Wegovy. Si tratta sempre di semaglutide, ma il dosaggio è diverso. Un altro concorrente di Ozempic, poi, è il Mounjaro, realizzato dal colosso americano Eli Lilly. «Questo – spiega Pallotta – ha come principio attivo la tirzepatide, una molecola che risulta efficace sia per il diabete di tipo 2 che per il trattamento dell’obesità».
Ozempic e simili, dunque, funzionano, ma al momento non sappiamo quali potrebbero essere le conseguenze a lungo termine di questi medicinali. Quindi attenzione perché, così come ne “Il ritratto di Dorian Gray”, è ancora presto per escludere che dietro tanta bellezza non si nasconda altro.